La Medicina Cinese considera il cibo energia (Qi) e da millenni ne osserva e descrive le specifiche proprietà energetiche.
Secondo questa visione, ogni alimento introdotto nel nostro corpo è in grado di interagire con il nostro Qi (la nostra energia interna), influenzandolo e modificandolo, in base alle caratteristiche energetiche dell'alimento stesso.
L'Alimentazione Energetica cinese, infatti, non classifica gli alimenti in base alla composizione biochimica, alle calorie, ai grassi, alle proteine, ecc... ma in base alle loro caratteristiche energetiche: il sapore, la natura termica, la direzione, le azioni, il colore, l'odore, la consistenza e la vitalità (Jing).
Proprio in base a tali caratteristiche, potrà essere fatta una selezione degli alimenti più appropriati a correggere un eventuale disequilibrio energetico, individuato attraverso un approfondita Valutazione Energetica secondo la Medicina Tradizionale Cinese.
Descriviamo in breve le più rilevanti:
La NATURA TERMICA
Si posso distinguere 5 nature termiche: fredda, fresca, neutra, tiepida, calda.
Per natura termica non s'intende la temperatura dell'alimento che percepiamo al tatto, ma piuttosto la capacità di un alimento di influenzare il nostro corpo in senso termico, modificando il nostro equilibrio energetico verso il freddo, yin (per alimenti con natura termica fredda e fresca) o verso il caldo, yang (per alimenti con natura termica calda e tiepida).
Se invece l'alimento possiede natura termica neutra, non apporterà nessuna modifica in senso termico al nostro organismo.
E' una proprietà intrinseca dell'alimento che però può essere modificata dalla cottura: metodi di cottura yin (bollire, cuocere a vapore, in umido..) apportano all'alimento caratteristiche più yin, quindi sposteranno la sua natura termica verso il fresco e aumenteranno la sua quota liquidi;
metodi di cottura yang (brace, forno, friggere, saltare in padella..) apportano all'alimento caratteristiche più yang, quindi sposteranno la sua natura termica verso il caldo e asciugheranno l'alimento.
Anche il metodo di conservazione influenza la natura termica, per esempio surgelare renderà l'alimento più yin, mentre seccare più yang.
Questa proprietà energetica ci permette di scegliere gli alimenti più giusti per bilanciare o correggere il nostro equilibrio energetico, ma anche per allinearci con le stagioni.
Se per esempio ci troviamo in una condizione di eccesso di calore (sia interno che esterno), andremo a scegliere alimenti con natura termica fresca o fredda per purificare il calore, tutelare lo yin e proteggere i liquidi del corpo.
E' quello che succede spontaneamente durante una torrida giornata estiva, o dopo avere mangiato troppo piccante o salato, o addirittura dopo una sfuriata.
Facciamo alcuni esempi:
Alimenti con natura termica calda: spezie (peperoncino, pepe, cannella, zenzero secco..), caffè, alcolici, carni rosse, agliacee, crostacei (tranne il granchio).
Alimenti con natura termica tiepida: farro, quinoa, pollo, asparago, cipolla, finocchio, ciliegia, pesca, noce, castagna, rosmarino, prezzemolo, timo....
Gli alimenti appartenenti a questo gruppo sono numerosi e importanti, infatti sostengono il nostro "fuoco digestivo" ovvero la nostra capacità digestiva.
Inoltre possiedono un'azione riscaldante leggera, quindi sono facili da inserire nell'alimentazione quotidiana in quanto non producono un calore eccessivo.
Gli alimenti con natura termica calda e tiepida sono ideali d'inverno (freddo esterno), ma anche in una condizione di freddo interno o di deficit di Qi. Tra i sintomi possiamo trovare freddolosità generale, difficoltà digestive, edemi, astenia, estremità fredde.
Alimenti con natura termica neutra: riso, mais, fagiolo bianco, azuki, broccoli, cavoli, rape, patate, carote, tacchino, merluzzo, mandorla, nocciola....
La maggior parte degli alimenti possiede natura termica neutra. Questi sono alimenti bilanciati dal punto di vita termico e proprio per questo possono essere introdotti senza problemi, tanto che dovrebbero rappresentare la base della dieta quotidiana.
Alimenti con natura termica fresca: grano saraceno, miglio, orzo, lattuga, ravanello, catalogna, bietola, fagioli Mung, arancia, mela, anatra, coniglio, maggiorana, salvia...
Alimenti con natura termica fredda: anguria, melone, cetrioli, alghe, cachi, cavallo, vongole..
Al contrario, gli alimenti con natura termica fredda e fresca, sono ottimi in estate (calore esterno) e per contrastare disturbi legati ad una condizione di calore interno, come irrequietezza, insonnia, agitazione, febbre, vampate di calore...
Come si può notare, gli alimenti appartenenti alle nature termiche calda e fredda, sono in minoranza in quanto si tratta di nature termiche estreme, e, proprio per questo, sono da integrare con molta parsimonia. Infatti, un'alimentazione troppo riscaldante, può creare una situazione di calore interno, mentre un abuso di alimenti troppo freddi, può generare del freddo interno.
Secondo l'alimentazione energetica, è importante che ci sia sempre varietà, non solo per quanto riguarda la scelta degli alimenti, ma anche per la natura termica, coerentemente alle stagioni e alla nostra condizione energetica.
Il SAPORE
Per sapore non intendiamo solo quello percepito dalle papille gustative, ma piuttosto una proprietà intrinseca dell'alimento per la quale è in grado d'andare ad influenzare energeticamente gli organi interni e il nostro Qi.
Ogni sapore è infatti associato ad un organo interno:
l'acido al fegato,
l'amaro al cuore,
il dolce alla milza,
il piccante al polmone,
il salato al rene.
In piccole quantità vanno a rinforzare l'organo corrispondente, mentre l'eccesso porta ad un indebolimento o in casi estremi ad un danneggiamento della sua funzione energetica.
Analizziamo le proprietà energetiche di ognuno:
L' ACIDO: contrae, astringe, trattiene.
E' quindi un sapore che va bene per bloccare perdite di fluidi come sangue e sudore e in caso di secchezza. Mentre non va bene se sono presenti contratture, umidità e ristagni.
Tra gli alimenti troviamo gli agrumi e molta frutta, lo yogurt, il cetriolo...
L'AMARO: fa scendere il Qi, quindi fa evacuare, è diuretico e favorisce la digestione. Purifica calore e asciuga. E' quindi molto indicato in caso di stitichezza, per digerire, per asciugare l'umidità e in caso di calore sia interno che esterno. E' controindicato in caso di diarrea e secchezza.
Alcuni cibi dal sapore amaro sono il caffè, la catalogna, la cicoria, il radicchio...
IL DOLCE: rilassa, umidifica, armonizza, tonifica.
Il sapore Insipido è più blando del dolce ed è diuretico.
In questa categoria troviamo il riso, il mais, le zucchine, le mandorle, il merluzzo, le patate...
E' il sapore che ricerchiamo quando siamo stressati o stanchi proprio perchè rilassa e tonifica. Proprio in virtù delle sue proprietà rilassanti, è molto utile anche in caso di spasmi e dolori. E' da evitare in caso di umidità (edemi, ristagni, gonfiori, sovrappeso..).
IL PICCANTE: muove, disperde, è diaforetico.
Molto utile per stimolare la circolazione di Qi e sangue, la digestione, per buttare fuori patogeni esterni. E' invece controindicato in una condizione di deficit energetico (perchè disperde energia) o in caso di yang di fegato iperattivo (scatti di rabbia, mal di testa pulsante, rossore al volto e agli occhi, ipertensione..), soprattutto se associato a natura termica calda.
Alcuni alimenti con queste caratteristiche sono le spezie e le erbe aromatiche, alcuni cavoli, le rape, le agliacee...
IL SALATO: ammorbidisce, lubrifica, trattiene liquidi.
Proprio per questo è molto utile per ammorbidire noduli e masse, le feci, muchi densi, coaguli. Non va bene esagerare perchè riscalda.
Alimenti dal sapore naturalmente salato sono i frutti di mare, i pesci, le alghe marine, l'avena, l'orzo, il maiale..
La società di oggi non è più abituata ai sapori semplici ed equilibrati ed è piuttosto sempre alla ricerca di sapori forti ed artefatti. Questo è la conseguenza dell'industria alimentare che predomina oggigiorno e che ci bombarda di pubblicità su merendine, bibite, junk food di ogni genere. Ne consegue che andiamo facilmente incontro a squilibri e a circoli viziosi.
Un esempio è la voglia di dolce: spesso indica che l'organo Milza associato si trova in una condizione di deficit energetico. Questo ci spinge a ricercare il sapore dolce eccessivo tipico dei dolci elaborati, biscotti iper zuccherati, gelati...ma che al tempo stesso, a lungo andare, indeboliscono la MIlza, accentuando così il quadro di deficit e la richiesta di Dolce Tossico, che ci farà sentire sempre più stanchi, pesanti, rallentati nel corpo e nella mente.
Il sapore dolce che va introdotto per equilibrare Milza e per spezzare questo circolo vizioso, è quello equilibrato, che si trova negli alimenti naturalmente dolci elencati prima e in molti altri.
La Medicina Cinese consiglia di introdurre quotidianamente tutti e 5 i sapori. Questo è possibile attraverso un'alimentazione sana e varia.
L' equilibrio è la giusta via, e questo si raggiunge evitando gli eccessi sia in quantità che in qualità (sapori eccessivi e artefatti).
Anche in questo caso, la scelta dei sapori verrà fatta in base al nostro quadro energetico personale.
La DIREZIONE
Per Direzione si intende il tropismo che un dato alimento presenta verso uno o più organi bersaglio. Questo vuol dire che ogni alimento, indirizzando il proprio Qi verso tale/i organi, ne è in grado di influenzare la propria energia.
La Direzione può essere influenzata dal colore dell'alimento, il quale risuonerà per risonanza con il colore associato all'organo (milza-stomaco sono associati al giallo, fegato-vescicola biliare al verde...). Per esempio, gli spinaci, sono indirizzati verso stomaco, polmone, intestino tenue e crasso, ma hanno un'influenza sottile anche sul fegato.
Un altro fattore che influenza la Direzione è la forma dell'alimento, per il solito principio del colore. Ad esempio, la noce, che è diretta verso polmone, rene ed intestino tenue, entra in risonanza per la forma con il cervello. Non a caso, tale alimento, possiede proprietà toniche per la memoria e la concentrazione.
Le AZIONI
Per Azione si intende l'attività specifica che un alimento svolge nell'organismo in relazione alle sostanze (sangue, qi, liquidi, jing e shen), alle radici yin e yang e al sistema funzionale organo-viscere (zangfu).
Tutte le Azioni rientrano all'interno di due grandi categorie: Rafforzare e Disperdere.
All'interno del Rafforzare troviamo il Tonificare (il Qi o lo Yang) e il Nutrire (il sangue, i liquidi, lo Yin, il Jing). Entrambe sono azioni di accrescimento, sostentamento, consolidamento, che puntano a riempire una carenza.
Il Disperdere consiste invece nel svuotare un eccesso, attraverso la diaforesi, la mobilizzazione, la dispersione...
Ad esempio, le azioni del riso basmati sono: tonifica il qi (rafforza il qi), drena umidità (disperde), muove il qi (disperde), facilita la digestione (tonifica).
Questo alimento può essere quindi utile per rafforzare il Qi del nostro corpo ma anche di disperderne un eccesso, in caso di accumulo di umidità o difficoltà digestive.
Il JING
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il Jing rappresenta una sostanza essenziale per il nostro organismo, tanto da essere definita una "sostanza preziosa".
E' presente in noi fin dalla nascita (Jing innato) e rappresenta quella riserva energetica, custodita nei reni, che ci permette di crescere e riprodurci. Fisiologicamente diminuisce con l'età, fino a terminare con la morte.
Rappresenta quindi la nostra essenza e vitalità, così come negli alimenti.
Proprio per questo, quando ci nutriamo con un alimento, esso apporterà al nostro organismo il suo Jing, accrescendo e preservando il nostro (Jing acquisito).
E' quindi molto importante consumare alimenti ricchi di Vitalità, tra questi troviamo:
alimenti naturalmente ricchi di jing: come i semi (cereali in chicco, legumi, semi di girasole, semi di zucca, frutta secca..), i germogli, i molluschi, i crostacei e le uova gallate (fecondate).
alimenti maturi e freschi, che sono maturati spontaneamente secondo stagione (non di serra) e senza l'utilizzo di pesticidi o sostanze chimiche;
cibi "naturali" quindi non trattati, raffinati o manipolati;
cibi non conservati ma freschi, consumati poco dopo la raccolta, la cottura, la pesca o la macellazione;
alimenti di provenienza locale, che non vengono da lontano (come la frutta tropicale);
alimenti che non provengono da allevamenti e agricoltura intensivi. Rifornirsi da produttori locali, sostenibili e possibilmente biologici.
Cerchiamo di scegliere con consapevolezza ciò che mangiamo, questo rappresenta un atto d'amore verso noi stessi e l'ambiente che ci circonda.
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